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…volevo cambiare il Mondo, ma il Mondo ha cambiato me.

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Acqua

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Acqua

In questi giorni di vacanza mi sono dedicato anche a navigare un pò…
e tra i siti visitati c’è stato il mio consueto giretto su You Tube.
Tra i video qua e là mi sono imbattuto in un documentario sulla terra che mi ha particolarmente colpito,
in cui tra gli altri argomenti si parlava di Acqua. Devo dire che già in una lezione che avevo seguito in
un corso di CRI mi aveva colpito l’enorme spreco che ognuno di noi fa dell’acqua, ma come tutte le cose
finchè non si realizza concretamente la cosa, la notizia o l’argomento di solito entra e scivola spesso via dalla nostra testa.
Mi sono così un attimino soffermato sul fatto e devo dire che sono stato particolarmente attento e colpito da quanto emerso
e che trascrivo menzionando le fonti da cui ho preso le notizie.

L’acqua è una risorsa estremamente abbondante sulla Terra, ma la gran parte di essa non è immediatamente disponibile per gli usi umani. Dell’acqua presente negli oceani e nelle acque superficiali, una piccola parte è messa in moto dall’energia solare attraverso l’evaporazione e partecipa al ciclo dell’acqua, precipitando nuovamente al suolo. La gran parte di quest’ultima aliquota non costituisce risorsa idrica in quanto evapora nuovamente dal suolo o è intercettata dalla vegetazione, oppure defluisce verso il mare in breve tempo e non è dunque disponibile con continuità nell’anno. L’acqua precipitata al suolo che è immagazzinata in strati di terreni permeabili, i quali ne rallentano il deflusso verso il mare, rappresenta invece la risorsa idrica, potenzialmente accessibile con continuità per gli usi antropici. Tale quantità è per l’Italia il 7% delle precipitazioni, e si distingue in risorsa disponibile (2,5%) cioè quella che affiora spontaneamente in sorgenti e dà vita ai corsi d’acqua, e risorsa potenziale (4,5%) che resta in falda ed è potenzialmente emungibile mediante pozzi.

Gli utilizzi della risorsa variano molto da un Paese all’altro in relazione alle attività produttive prevalenti. Per l’Italia gli utilizzi principali sono quello irriguo (45%), industriale (20%), energetico (15%) e ovviamente quello idropotabile (20%), cioè l’acqua utilizzata per gli usi domestici.

Il fabbisogno idropotabile, 200 l/ab/giorno, è comprensivo di consumo umano (10%), igiene personale (30%), scarico del WC (30%) e altri usi domestici (30%), quali lavastoviglie, lavatrice, innaffiamento giardini, ecc.
(Wikipedia)

L’acqua nel mondo: solo l’1% è potabile
Milano, 19 marzo – Vitale, rinnovabile, ma non infinita: è l’acqua, una risorsa preziosa e, al tempo stesso, vulnerabile. Sul nostro Pianeta la quantità a disposizione è pari a 1.400 milioni di Km3. Pochi sanno, però, che il 97% di questa è salata. Solo il 3% del totale è acqua dolce e, di questa, i due terzi sono imprigionati nei ghiacciai.

Nel complesso, quindi, solo l’1% è a uso potabile e si trova nelle falde o in atmosfera, ma non ovunque. La maggior parte è concentrata in meno di dieci paesi, Brasile in testa, che si dividono il 60% delle risorse idriche del mondo.

C’è poi la questione dell’approvvigionamento. Secondo i dati pubblicati nel report Progress on Drinking Water and Sanitation elaborato dall’Organizzazione mondiale della sanità e dal WWF, nel 2012 quasi un miliardo di persone, l’11% della popolazione mondiale, non ha avuto accesso all’acqua potabile sicura.

Se, al momento, le risorse idriche presenti sulla Terra sono considerate sufficienti per soddisfare le esigenze dei sei miliardi e mezzo di persone che ci vivono, nel 2050 la situazione potrebbe cambiare drasticamente. Secondo le stime, infatti, la popolazione salirà a nove miliardi di individui. Un incremento che si tradurrà, secondo l’Ocse, in un aumento del 55% della domanda di acqua.
(www.storiediacqua.com)

Pochi lo dicono: il vero spreco non è l’acqua che si beve, ma quella che “si mangia”. A ricordarcelo ci vuole Andrea Segrè, guru italiano dell’antispreco, il professore che ha dichiarato guerra al “consumo inutile” e alle date di scadenza degli yogurt; che ha aggiunto ai dieci comandamenti ‘non sprecare’ e che dalle aule della facoltà di Agraria di Bologna, di cui è preside, ha portato in tutt’Italia le sue lezioni di “ecostile”. “E’ stato calcolato che il 70% dei consumi d’acqua dolce, a livello mondiale, è impiegato nel settore agricolo. Un po’ meno del 40% nei Paesi industrializzati e più dell’80% nei Paesi in via di sviluppo”, afferma lo sudioso.

“Si chiama ‘impronta idrica’ di un prodotto alimentare, èd è la somma dell’acqua utilizzata lungo tutta la sua filiera produttiva, dal campo alle nostre tavole. Ebbene: per la produzione di un chilo di carne di manzo ci vogliono 16 mila litri d’acqua, mentre per la produzione di una tazzina di caffè ce ne vogliono 140”, spiega. Se si passa a calcolare l’impronta idrica di un singolo individuo si scopre invece che quella di un cittadino italiano è pari a 2.303 metri cubi d’acqua procapite, a fronte di una media mondiale di 1.385 metri cubi (www.waterfootprint.org).

Nel suo ultimo libro “Cucinare senza sprechi”, il professor Segrè precisa inoltre che “dietro i pasti che consumiamo ci sono enormi quantità d’acqua: circa 3.600 litri al giorno per un’alimentazione a base di carne, o 2.300 per una dieta vegetariana. In un anno la dieta mediterranea utilizza poco più di 1.700 metri cubi d’acqua pro capite, mentre quella di tipo anglosassone ben 2.600 metri cubi”. Enormi volumi, quindi. “Se però si utilizzasse tutto quanto viene prodotto dai campi, ci sarebbe forse una giustificazione”, ragiona l’economista. Il problema dello spreco si pone in modo drammatico, invece, se si considera che quantità ingenti di prodotti agricoli non arrivano mai al negozio, ma restano per vari motivi a marcire nei campi. Gli ultimi dati a nostra disposizione ci dicono che nelle campagne italiane “nel 2010 s’è prosciugato un volume d’acqua pari al lago d’Iseo: esattamente 1,2 miliardi di metri cubi d’acqua, andata sprecata per la produzione di 1,5 milioni di tonnellate di prodotti agricoli abbandonati nei campi”. Così, per fare solo due esempi, per la produzione delle 307 mila tonnellate di pesche buttate, si sono consumati 13,8 milioni di metri cubi d’acqua; per le 156 mila tonnellate di arance rimaste a marcire altri 58 milioni di metri cubi. “Uno spreco nello spreco”, commenta amaro Segrè.

A questo spreco d’acqua, ovviamente, si deve infine sommare quello che causiamo noi buttando il cibo nei rifiuti. Allora attenzione a come mangiamo: se consumiamo 50 litri d’acqua al giorno per lavare e cucinare, ma ben 70 volte tanti per soddisfare una dieta giornaliera di tremila chilocalorie, prima di buttare qualcosa in pattumiera, pensiamoci almeno un po’.

01-acqua-siwi

AMBIENTE – Entro il 2050 non ci sarà abbastanza cibo per sfamare i nove miliardi di popolazione previsti. La causa? La carenza di acqua. Secondo le recenti stime la domanda di cibo e fibre crescerà del 70% con un impatto insostenibile per l’oro blu.
A lanciare l’allarme è lo Stockholm International Water Institute (SIWI), che denuncia anche lo spreco enorme di acqua. Oltre un quarto di tutta l’acqua che consumiamo al mondo serve a produrre un miliardo di tonnellate di cibo che vengono poi buttate.
Se analizziamo i consumi attuali di acqua, vediamo che il 70% dell’oro blu viene impiegato in agricoltura, il 20% dall’industria e il 10% per uso domestico. E le richieste possono essere molto differenti tra loro, per esempio la produzione di carne richiede circa 8-10 volte più acqua rispetto a quella di cereali. Un bambino che nasce nei paesi industrializzati consuma da 30 a 50 volte più acqua rispetto a un coetaneo che abita in un Paese in via di sviluppo.
Per il 2025 nei Paesi in via di sviluppo si prevede un aumento del 50% dei consumi di acqua e in quelli industrializzati una crescita del 18%. La conseguenza immediata sarà che nel 2030 il 47% della popolazione mondiale vivrà in aree con problemi di scarsità d’acqua. Inoltre dare da mangiare a tutti nel 2050 potrebbe richiedere il 50% in più di acqua rispetto a quella necessaria attualmente.
Le soluzioni? Ridurre gli sprechi sia di acqua, sia di cibo e pensare a cambiare le nostre abitudini alimentari.
(http://oggiscienza.wordpress.com/2012/10/01/lo-spreco-dellacqua/)

Ecco, magari questa mia impressione a molti potrà sembrare eccessiva ad altri scivolerà via come detto prima.

Però onestamente visto poi tutto il documentario e quello che in determinati paesi accade per la mancanza d’acqua mi ha davvero colpito molto.

E allora visto che non possiamo certo modificare da soli le scelte delle multinazionali alimentari o scelte politiche più grandi di noi, cerchiamo almeno nel nostro piccolo di evitare di lasciar scorrere l’acqua mentre ci laviamo i denti di fare un pò più di attenzione in tutte quelle nostre piccole quotidianità in cui facciamo uso di questo preziose bene.

Written by Fasix

31 agosto 2013 at 11:44

Pubblicato su Economia

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Meraviglioso

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Autunno

E’ vero
credetemi è accaduto
di notte su di un ponte
guardando l’acqua scura
con la dannata voglia
di fare un tuffo giù uh
D’un tratto
qualcuno alle mie spalle
forse un angelo
vestito da passante
mi portò via dicendomi
Così ih:
Meraviglioso
ma come non ti accorgi
di quanto il mondo sia
meraviglioso
Meraviglioso
perfino il tuo dolore
potrà apparire poi
meraviglioso
Ma guarda intorno a te
che doni ti hanno fatto:
ti hanno inventato
il mare eh!
Tu dici non ho niente
Ti sembra niente il sole!
La vita
l’amore
Meraviglioso
il bene di una donna
che ama solo te
meraviglioso
La luce di un mattino
l’abbraccio di un amico
il viso di un bambino
meraviglioso
meraviglioso…
ah!…

La notte era finita
e ti sentivo ancora
Sapore della vita
Meraviglioso
Meraviglioso….

meraviglioso
il bene di una donna
che ama solo te
meraviglioso
La notte ora finita
e ti sentivo ancora
l’amore della vita
Meraviglioso
Meraviglioso…

Written by Fasix

8 dicembre 2012 at 14:32

Emergenza Corno d’Africa

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Written by Fasix

12 agosto 2011 at 12:39

Acqua

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Water Drop

Water Drop

 

 

Acqua dal cielo.
Acqua dagli occhi.
Acqua davanti a me, ma chi accogliera’ il mio dolore?
Non guardatemi, questa stranezza e’ la vostra natura,
non badate a me , voi che nascondete le lacrime sotto false risate, o le soffocate.
Vorrei che il sole asciugasse queste lacrime,
o le facesse brillare con la promessa di asciugarle.
Non voltatevi, non badate a me, perche’ anch’io sono acqua
e come lei trasparente.
Non fermatevi, quello che vedete sul mio viso e’ solo acqua,
l’acqua del dolore!

“Giulietta”

 

Written by Fasix

19 luglio 2011 at 16:01

Pubblicato su Amicizia, Emozioni

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Infinito

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Written by Fasix

2 giugno 2011 at 18:06

Pubblicato su Amicizia, Emozioni

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