Briciole di Emozioni e di Web…Fasix

…volevo cambiare il Mondo, ma il Mondo ha cambiato me.

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Prosciugati

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E’ facile da dire.
Dobbiamo crescere, l’iperativo è smuovere l’economia
e far in modo che il paese riinizi a crescere.
A produrre ricchezza, a distribuire stipendi e sicurezze
alle famiglie che fanno fatica ad arrivare a fine mese.

Non voglio parlare di quelle persone smosse da disperazione
che fanno gesti incolsulti, si creerebbe un senso di divulgazione
della negatività. Ma davvero ci hanno proscigati.

Facile sarebbe dire che è colpa della destra che si è arricchita,
anche se a dire la verità la sinistra non credo sia stata tanto
a combattere veramente.

Il fatto è che il sistema che si è creato negli anni passati
non è più sostenibile. E non sono più accettabili privilegi che costano
denaro pubblico, sprechi che hanno arricchito amministratori disonesti,
furbetti che ne approfittano di situazioni o collocazioni
che costano più di quello che producono.

Il fatto brutto è che siamo stati ricchi
per anni sopra forse le nostre possibilità.
Di una ricchezza a volte vera a volte effimera che ha dato
modo di lucrare a chi ne ha approffitato.
E ora bisogna tornare indietro, ma fare un passo
così lungo e repentino non è facile.
Per nessuno è facile ma soprattutto è difficile per chi
ha già l’orlo del baratro alle proprie spalle, e
se indietregga cade.

Siamo prosciugati, ma chi ha i privilegi non mi sembra
di vedere abbia la volontà di fare un passo indietro.
Le coscenze però si stanno smuovendo e la gente comune è davvero
stanca. Per tanto chi ha davvero le redini del potere
si renda conto che non possiamo più pagare per salvare
i privilegi, si deve ridimensionare tutto, soprattutto chi può di più.

Se fossimo cresciuti meno negli anni passati, forse lo avremmo
fatto in modo meno artificioso e più sano.
E forse ora saremmo come quella famigliola Indiana,
un pò più poveri, ma tutti più sereni e tranquilli.

Written by Fasix

3 Maggio 2012 at 18:53

Baratro

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Written by Fasix

15 novembre 2011 at 08:17

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Petizione Pubblica

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Written by Fasix

31 ottobre 2011 at 19:46

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Remiamo insieme…

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E pensare che sembrano belle parole: siamo tutti nella stessa Barca, bisogna remare tutti, salviamo l’Italia…e poi alla fine che succede? Che si toccheranno le pensioni, si incrimineranno imprenditori che per salvarsi fanno il “Nero” si è aumentata l’IVA e le belle parole finiscono sempre col colpire chi a stento arriva alla fine del mese.

Le agevolazioni della casta, le spese faraoniche della politica.. che fine farannno?? Si vorrà mica ridurre la pensione a chi ha fatto una legislatura e alla fine prenderà 3.000 miseri eurini di pensione vero??? E checcavoliiiiiiii… come posso farcela POI??????

A volte mi vergono per l’operato altrui…

 

Written by Fasix

25 ottobre 2011 at 18:23

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La crisi degli Asini

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Ho trovato questa storia in rete, autore: Maurizio Romeo…ve la passo integralmente.

La crisi degli asini.

“Un uomo in giacca e cravatta è apparso un giorno in un villaggio . In piedi su una cassetta della frutta, gridò a chi passava che avrebbe comprato a € 100 in contanti ogni asino che gli sarebbe stato offerto. I contadini erano effettivamente un po’ sorpresi, ma il prezzo era alto e quelli che accettarono tornarono a casa con il portafoglio gonfio, felici come una pasqua. L’uomo venne anche il giorno dopo e questa volta offrì 150 € per asino, e di nuovo tante persone gli vendettero i propri animali. Il giorno seguente, offrì 300 € a quelli che non avevano ancora venduto gli ultimi asini del villaggio. Vedendo che non ne rimaneva nessuno, annunciò che avrebbe comprato asini a 500 € la settimana successiva e se ne andò dal villaggio. Il giorno dopo, affidò al suo socio la mandria che aveva appena acquistato e lo inviò nello stesso villaggio con l’ordine di vendere le bestie 400 € l’una. Vedendo la possibilità di realizzare un utile di 100 €, la settimana successiva tutti gli abitanti del villaggio acquistarono asini a quattro volte il prezzo al quale li avevano venduti e, per far ciò, si indebitarono con la banca. Come era prevedibile, i due uomini d’affari andarono in vacanza in un paradiso fiscale con i soldi guadagnati e tutti gli abitanti del villaggio rimasero con asini senza valore e debiti fino a sopra i capelli. Gli sfortunati provarono invano a vendere gli asini per rimborsare i prestiti. Il corso dell’asino era crollato. Gli animali furono sequestrati ed affittati ai loro precedenti proprietari dal banchiere. Nonostante ciò il banchiere andò a piangere dal sindaco, spiegando che se non recuperava i propri fondi, sarebbe stato rovinato e avrebbe dovuto esigere il rimborso immediato di tutti i prestiti fatti al Comune. Per evitare questo disastro, il sindaco,  rendendosi conto che sarebbe costato molto meno accollarsi il debito dei suoi concittadini che rimborsare immediatamente tutti i prestiti che il banchiere gli aveva fatto, decise che il comune coprisse in via eccezionale il costo degli asini, ma invece di dare i soldi agli abitanti del villaggio perché pagassero i propri debiti, diede i soldi al banchiere (che era, guarda caso, suo caro amico e primo assessore). Eppure quest’ultimo, dopo aver rimpinguato la tesoreria, non cancellò i debiti degli abitanti del villaggio ne quelli del Comune e così tutti continuarono a rimanere immersi nei debiti. Vedendo il proprio disavanzo sul punto di essere declassato e preso alla gola dai tassi di interesse, il Comune chiese l’aiuto dei villaggi vicini, ma questi risposero che non avrebbero potuto aiutarlo in nessun modo poiché avevano vissuto la medesima disgrazia. Su consiglio disinteressato del banchiere, tutti decisero di tagliare le spese: meno soldi per le scuole, per i servizi sociali, per le strade, per la sanità … Venne innalzata l’età di pensionamento e licenziati tanti dipendenti pubblici, abbassarono i salari e al contempo le tasse furono aumentate. Dicevano che era inevitabile e promisero di moralizzare questo scandaloso commercio di asini. Questa triste storia diventa più gustosa quando si scopre che il banchiere e i due truffatori sono fratelli,  vivono insieme su un isola delle Bermuda, acquistata con il sudore della fronte, e molto generosamente hanno promesso di finanziare la campagna elettorale del sindaco uscente. Questa storia non è finita perché non sappiamo cosa fecero gli abitanti del villaggio. E voi, cosa fareste al posto loro? Che cosa farete? Se questa storia vi ricorda qualcosa, ritroviamoci tutti nelle strade delle nostre città e dei nostri villaggi Sabato 15 ottobre.

2011 (Giornata internazionale degli indignati) … e fate circolare questa storiella….”

*SABATO 15 OTTOBRE GIORNATA EUROPEA DELL’INDIGNAZIONE POPOLARE A ROMA UN MILIONE DI INDIGNATI AL PARLAMENTO.

Written by Fasix

7 ottobre 2011 at 00:04

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Tripla AAA

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Downgrade

Downgrade

 

Non mi sono finora mai cimentato

in discorsi politici o in qualche modo

seri che non avessero a che fare col mio modo

di essere, la mia personalità in questo mio Blog.

Ma oggi ho fatto una riflessione, che mi ha

portato a fare questo ragionamento e

di conseguenza a fare questo post.

Di recente anzi proprio nei giorni

scorsi la valutazione da parte di una

famosa agenzia di rating al debito

sovrano USA e la conseguente declassazione mi ha fatto

riflettere molto.

 

 

Chi ha l’autorità per dire che quello che

ha detto S&P ha valore assoluto?

E poi perchè un debito vale più di un altro?

Sarà perchè sono sempre stato abituato,

ovvero mi si è sempre stato insegnato che la vera crescita

è basata sul risparmio e non sull’ammontare del debito,

che tutte queste valutazioni per me hanno un valore

effimero. Sei o non sei indebitato? E se lo sei e consumi

più di quello che riesci a produrre, perchè tu vali più di me?

Si,  forse sono discorsi che a un luminare finanziario di qualche

università questo mio discorso può sembrare semplicistico

e disfattista. Ma a mio avviso la sostanza non cambia.

Sia la grecia, sia nel recente passato l’argentina, che ora

l’italia e gli States stanno spendendo più di quanto si

possano permettere. BASTA,  per me vale questo.

Inutile dire che ci sono garanzie che io poi finanziariamente

sono messo meglio di te, ecc…il risultato finale è quello,

il debito è più alto di quanto la nazione produce.

Per cui inutile che i nostri beneamati governanti

si dannino a dire che il nostro spread e fuorviante

rispetto a quello della germania, o a quello portoghese.

Bisogna fare un vero esame di coscenza. Ci stiamo

comportando tutti come cicale, e non pensiamo

alle formichine che fanno stiva dei loro risparmi.

 

 

Si, perchè i nostri bei modelli di vita americani

con le loro chevrolette 6000 consumano una

marea di benzina, e con molta probabilità

non valgono i dollari che spendono per

farci credere di valere tanto.

Si,  il valore di un uomo, di una vita, di

uno stato non vale perchè qualcuno dice che

tu sei più bravo a consumare o a produrre.

Ma un uomo uno stato una vita, valgono

per i veri valori. Il rispetto per gli altri,

la considerazione verso le cose vere della vita,

l’onesta, la vita stessa.

Inutile dire che tutti sono bravi a ribadire che per uscire

dalla crisi, bisogna tornare a crescere a produrre, a consumare.

Ma sarò anche imbecille, non mi sembra di aver sentito

dire da nessuno di loro, che tornando a fare come nelle famiglie

rurali e tornando a tirare cinga e risparmiando ce la si può fare.

E se qualcuno lo detto, perchè poi non lo ha fatto?

Come mai non iniziano come ha fatto

il nostro capo dello stato a diminuirsi i loro privilegi, le loro

comodità? Piuttosto che dire continuamente che bisogna tornare a crescere??

E non cominciamo tutti a comportarci davvero da onesti,

piuttosto che sentirci dei furbi se riusciamo

a fregare il prossimo o l’ente o l’azienda  per cui lavoriamo,

evitandoci sforzi e sacrifici,

piuttosto che impegnarci più tutti

affinchè ci possa essere un vero riassetto

morale e di risparmio delle risorse da permetterci

di dire: “Stiamo risparmiando e riducendo il debito”.

Io non sono una TRIPLA AAA

ma non sei tu cicala spendacciona

che mi può giudicare.

Fa.

 

Written by Fasix

7 agosto 2011 at 15:06