Briciole di Emozioni e di Web…Fasix

…volevo cambiare il Mondo, ma il Mondo ha cambiato me.

Freedom

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La Brexit, l’elezione di Trump, i successi elettorali dei populisti erano stati un primo campanello d’allarme. Ma ci sono voluti l’assalto a Capitol Hill, la pandemia e da ultimo l’invasione russa dell’Ucraina per acquisire consapevolezza che in Occidente è in atto un conflitto di portata epocale. Ampi segmenti di opinione pubblica, negli Stati Uniti ed in Europa, manifestano la propria aperta ostilità nei confronti di un modello di sviluppo economico e sociale che sembra aver smarrito parte della propria forza propulsiva e capacità d’attrazione. Tutti i capisaldi di quel modello sono sotto attacco: i diritti civili, il libero mercato, le istituzioni sovranazionali, il primato della scienza. Un vento di reazione spira sempre più forte, mettendo in crisi molte di quelle che sembravano oramai delle certezze acquisite. Dobbiamo esserne consapevoli: il nostro modello di sviluppo non è esente da colpe. L’elenco è lungo. Ma coloro che oggi tentano di sovvertirlo manifestano propositi liberticidi, oscurantisti, intolleranti, autoritari. Agitano, ad arte, lo spettro del Complotto che nel secolo scorso portò al massacro sistematico di milioni di persone innocenti. La simpatia per regimi dittatoriali, che hanno il solo merito di essere antagonisti dell’Occidente, il disprezzo per il primato del metodo scientifico, l’intolleranza nei confronti del diverso sono tutte sinistre facce della stessa medaglia: il tentativo di sovvertire un modello, che con tutti i suoi difetti, ha garantito sino ad oggi il massimo di libertà consentita. Se non si parte da queste consapevolezze, le nostre libertà corrono un rischio mortale. Riflettiamoci bene.

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28 settembre 2023 at 13:06

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Green Pass

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Mi sento di fare una semplice considerazione. Non sono un esperto e nemmeno un sanitario, ma credo che un minimo di ragionamento sia possibile farlo tutti.

Considerato che il Virus c’è ed è fetente, e che i vaccinati non si ammalano in maniera grave, ma si ammalano comunque, in modo meno recrudescente e in maniera minore MA SI CONTAGIANO ANCHE LORO, perchè si vuole far passere questo strumento per la soluzione celestiale? Trovo non corretto la caratteristica che si è voluto dare a questo strumento chiamato Green Pass. Che poi cosa abbia di Green (Verde) non capisco. La sua funzione è di confermare che chi ne è in possesso è vaccinato. Per cui lo si dovrebbe aver chiamato VACCINE PASS. E comunque l’essere in possesso del Green Pass NON garantisce la TOTALE sicurezza che il suo possessore non sia contagiato o contagioso, visto che si può ammalare. Per tanto chi ne è in possesso PUO’ liberamente girare nei ristoranti o nei luoghi di lavoro o altrove ma ripeto NON E’ Assolutamente sicuro di NON essere contagiato o contagiare.

Si è fatto diventare questo strumento un lascia passare per le libertà tolte ai non vaccinati. A mio modesto avviso (ripeto non ho esperienze scientifiche ne competenze), tutto questo è discriminatorio e non giusto. Se si voleva che tutti si vaccinassero per evitare carichi di ammalati gravi negli ospedali, bisognava far diventare la vaccinazione OBBLIGATORIA per Legge, non mascherare un falso lascia passare come obbligo vaccinale, che non protegge da eventuali casi di contagio, come la soluzione definitiva e perfetta.

Se un possessore di GREEN PASS va a contatto di un positivo e si contagia, gli viene revocato il GREEN PASS o questo continua ad essere valido? E se il suo status non viene modificato, perchè si lascia circolare un positivo in possesso di certificato verde? Credo che una domanda così se la dovrebbero fare tutti, invece che inveire tra vaccinati e non vaccinati. Non dico che voglio avere ragione, probabilmente sono la persona meno indicata a fare una riflessione così, ma cribbio facciamocele a volte delle domande, non lasciamoci condizionare da pensieri che ci vengono imposti, sia giusto o sbagliato facciamolo autonomamente un minimo di ragionamento.

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14 novembre 2021 at 14:17

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In Germania guai a parlare di obbligo vaccinale.

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MONDO – 19 SETTEMBRE 2021

In Germania guai a parlare di obbligo vaccinale.

di Vittorio De Vecchi Lajolo

Gad Lerner sostiene che i non vaccinati andrebbero “dichiarati fuori legge” esattamente come gli evasori fiscali. L’idea non è originalissima: ci aveva già pensato Roberto Burioni qualche mese fa a lanciare l’anatema dell’evasione fiscale, salvo poi invertire la rotta per definire i non vaccinati più sobriamente “sorci”. Più recentemente, Giuliano Cazzola ha invocato i cannoni di Bava Beccaris per fare piazza pulita dei no-vax, mentre Renato Brunetta auspica un progressivo “schiacciamento” (cit.) dei non vaccinati ai margini della vita sociale. Su tutto aleggia il soave monito del Presidente della Repubblica, secondo cui “non si può invocare la libertà per non vaccinarsi”.

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Pochi chilometri più a nord, in Germanianessun partito sostiene l’obbligo vaccinale: anche Olaf Scholz, possibile futuro cancelliere, lo ha escluso categoricamente. La Frankfurter Allgemeine (il secondo quotidiano del paese, di orientamento liberal-conservatore) ad agosto pubblicava un articolo dall’eloquente catenaccio “Non è compito dello Stato proteggere il cittadino da se stesso”. Diversi costituzionalisti, tra cui il prof. Alexander Thiele dell’università di Gottinga ritengono che l’obbligo sarebbe giustificabile solo qualora il fenomeno epidemico divenisse completamente incontrollabile.

Il 13 settembre 2021 la Süddeutsche (primo quotidiano del paese, di orientamento liberal-progressista) pubblica un articolo sulla recente decisione del governo federale di mettere il turbo alla campagna vaccinale creando centri vaccinali pop-up un po’ dappertutto (in autobus, allo zoo di Berlino, presso alcuni chioschi di kebabbari etc.) per convincere gli indecisi – tesi di fondo: è un errore aumentare la pressione, giusto invece migliorare informazione e disponibilità. Sulla stessa linea il telegiornale della prima rete televisiva pubblica ARD, in cui la psicologa e professoressa dell’università di Costanza, Katrin Schmelz, si spinge fino a sostenere che l’obbligo in queste condizioni sarebbe un errore, perché la propensione a vaccinarsi (ovviamente) è molto più alta quando esiste una scelta, che quando si è costretti ad adempiere ad un obbligo. La mascherina obbligatoria generalizzata (anche all’aperto) in Germania non è mai esistita. Ancora oggi, il green-pass all’italiana è completamente sconosciuto: non serve nel trasporto pubblico e neanche i lavoratori del settore sanitario sono soggetti a obbligo vaccinale (ma ad obbligo di tampone).

E, naturalmente, nessuna persona si azzarda a definire pubblicamente i non vaccinati sorci, evasori fiscali, gente da mettere fuori legge, da schiacciare o da prendere a cannonate.

Sarà perché in Germania ormai sono tutti vaccinati? No, anzi: “solo” il 62,7% della popolazione è completamente immunizzato[1], contro il 68% [2] di quella italiana. Allora forse in Germania non esistono no-vax? Falso anche questo, come dimostrano le manifestazioni (ben più frequentate degli sparuti drappelli di no-vax italiani) che hanno invaso Berlino, Stoccarda, Monaco, Amburgo e tante altre città. Allora si vede che in Germania ci sono meno casi, meno contagi e dunque il problema è percepito come meno urgente? No, anche su questo i numeri non mentono: secondo i dati più recenti, l’incidenza settimanale in Germania è di 76,3 casi per 100.000 abitanti contro i 64 dell’Italia.

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Forse che la legge tedesca non consente l’introduzione di un obbligo? Sbagliato: anche la legge fondamentale della Repubblica Federale – seppur in modo meno esplicito dell’art. 32 della Costituzione Italiana – riconosce la possibilità di introdurre un obbligo di vaccinazione per le categorie a rischio (che, in astratto, potrebbero anche coincidere con l’intera popolazione).

Insomma, o la Germania [3] sta commettendo un azzardo spaventoso, oppure in Italia regna una psicosi collettiva. Sicuramente si fa largo un sospetto: che, semplicemente, non sia necessario spingersi a tali estremi. Forse la sensibilizzazione degli indecisi può avvenire sulla base di dati scientifici presentati in modo trasparente (cioè nell’unico modo che la scienza ammette) invece che sulla base di volgari – a mio avviso – invettive moraliste; forse nel dibattito pubblico è possibile dissentire senza perdere il rispetto che in una democrazia è dovuto a tutti, anche a chi sostiene posizioni estreme, assurde, non condivisibili; forse in un sana democrazia liberale il governo sostiene il cittadino a fare scelta consapevole invece di obbligarlo a seguire le sue direttive con paternalismo ottocentesco.

[1] Compreso il sottoscritto, giusto per chiarezza.

[2] Il dato del governo (oltre il 70%) si riferisce alla popolazione sopra i 12 anni. Sulla popolazione totale la percentuale è lievemente inferiore, intorno al 68%.

[3] E non solo la Germania. Bisogna tener presente che nessun paese (salvo Indonesia e un paio di regimi autoritari centroasiatici) ha introdotto l’obbligo vaccinale contro il Covid (neanche la Cina), la Danimarca ha invece revocato tutte le misure di contenimento, nel Regno Unito il governo ha deciso di abbandonare l’idea del green-pass etc. In Italia, al contrario, due terzi della popolazione apparentemente sosterrebbero l’obbligo vaccinale.

Fonte:

https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/09/19/in-germania-guai-a-parlare-di-obbligo-vaccinale/6324290/

 

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9 ottobre 2021 at 17:35

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Torino, studenti ‘no pass’ occupano il cortile dell’Università

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3 settembre 2021 at 20:57

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2020 Remixed

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1 gennaio 2021 at 10:45

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Buon viaggio Maestro

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6 luglio 2020 at 13:55

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La classe politica

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29 aprile 2020 at 14:59

Palindrome Day

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2 febbraio 2020 at 10:35

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Tre cose

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22 ottobre 2019 at 13:28

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Una tragedia silenziosa

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Tizi Di Stefano
29 settembre alle ore 22:39
Una tragedia silenziosa

C’ è una tragedia silenziosa che si sta sviluppando oggi per oggi nelle nostre case, e riguarda i nostri più preziosi gioielli: i nostri figli. I nostri figli sono in uno stato emotivo devastante! Negli ultimi 15 anni, i ricercatori ci hanno regalato statistiche sempre più allarmanti su un aumento acuto e costante di malattia mentale infantile che ora sta raggiungendo proporzioni epidemiche:

Le statistiche non mentono:
• 1 SU 5 bambini ha problemi di salute mentale
• Si è notato un aumento del 43 % SULL’ ADHD
• Si è notato un aumento del 37 % nella depressione adolescente
• Si è notato un aumento del 200 % sul tasso di suicidi nei bambini tra i 10 e i 14 anni

Cosa sta succedendo e cosa stiamo facendo di sbagliato?

I bambini di oggi sono su-Stimolati e su-regalati di oggetti materiali, ma sono privati dei fondamentali di un’infanzia sana, come:
• Genitori emotivamente disponibili
• limiti chiaramente definiti
• Responsabilità
• Nutrizione equilibrata e un sogno adatto
• Movimento in generale ma soprattutto all’aria aperta
• Gioco creativo, interazione sociale, opportunità di gioco non strutturati e spazi per la noia

Invece, questi ultimi anni li abbiamo riempiti di:
• Genitori distratti digitalmente
• Genitori indulgenti e permissivi che lasciano che i bambini “Governino il mondo” e siano quelli che mettono le regole
• Un senso di diritto, di immeritatamente tutto senza guadagnarselo o essere responsabile di ottenerlo
• sonno inadeguato e nutrizione squilibrata
• Uno stile di vita sedentario
• Stimolazione senza fine, babysitter tecnologiche, gratificazione istantanea e assenza di momenti noiosi

Cosa fare?
Se vogliamo che i nostri figli siano individui felici e sani, dobbiamo svegliarci e tornare alle basi. È ancora possibile! Molte famiglie vedono miglioramenti immediati dopo settimane di implementare le seguenti raccomandazioni:

• Imposta i limiti e ricorda che sei il capitano della nave. I vostri figli si sentiranno più sicuri sapendo che avete il controllo del timone.
• Offri ai bambini uno stile di vita equilibrato pieno di ciò che i bambini hanno bisogno, non solo di quello che vogliono. Non aver paura di dire “no” ai tuoi figli se quello che vogliono non è quello di cui hanno bisogno.
• Fornisci alimenti nutritivi e limita il cibo spazzatura.
• Passa almeno un’ora al giorno all’aperto facendo attività come: ciclismo, camminata, pesca, osservazione degli uccelli / insetti
• Godetevi una cena familiare quotidiana senza telefoni intelligenti o tecnologia che li distragga.

• Giocate giochi da tavolo come famiglia o se i bambini sono molto piccoli per giochi da tavolo, lasciatevi trasportare dai vostri interessi e permettete che siano loro a condurre in gioco
• Coinvolgi i tuoi figli in qualche compito o lavoro della casa secondo la loro età (piegare i vestiti, ordinare i giocattoli, appendere i vestiti, sistemare i viveri, mettere il tavolo, dare da mangiare al cane ecc. )
• Implementare una routine di sonno coerente per garantire che il tuo bambino dorma abbastanza. Gli orari saranno ancora più importanti per i bambini di età scolastica.
• Insegnare responsabilità e indipendenza. Non li proteggere in eccesso contro ogni frustrazione o ogni errore. Sbagliare li aiuterà a sviluppare resilienza e impareranno a superare le sfide della vita,
• Non caricare lo zaino dei vostri figli, non portate i loro zaini, non portategli il compito che si sono dimenticati, non gli sbucciate le banane ne le arance se lo possono fare da soli (4-5 anni). Invece di dare loro i pesci, educateli a pescare.
• Educateli ad aspettare e a ritardare la gratificazione.
• Fornisci opportunità per la “noia”, visto che la noia è il momento in cui la creatività si sveglia. Non vi sentite responsabili di tenere sempre i bambini divertiti.
• Non usare la tecnologia come una cura per la noia, né la offrite al primo secondo di inattività.
• evitare l’uso della tecnologia durante i pasti, nelle automobili, nei ristoranti, nei centri commerciali. Usa questi momenti come opportunità per socializzare allenando così i cervelli a saper funzionare quando saranno in modalità: “noia”
• aiutarli a creare un “vasetto della noia” con idee di attività per quando sono annoiati.

• è emotivamente importante per connettersi con i bambini insegnare loro auto-regolazione e abilità sociali:
• Spegnere i telefoni di notte quando i bambini devono andare a letto per evitare la distrazione digitale.
• diventa un regolatore o un allenatore emotivo dei suoi figli. Educateli a riconoscere e a gestire le proprie frustrazioni e rabbia.
• Educateli a salutare, a prendere turni, a condividere senza rimanere senza nulla, a dire grazie e per favore, a riconoscere l’errore e scusarsi (non li obbligate ), siate modello di tutti quei valori che inculcate loro.
• collegati emotivamente – sorrisi, abbracci, baci, solletichi, lettura, danza, salti, giocate con loro.

Ti ringrazio se lo condividi.

Articolo scritto dal dott. Luis Rojas Marcos psichiatra.
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Written by Fasix

8 ottobre 2019 at 19:29

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